Sono nato a Torino 56 anni fa. Sono sposato con Chiara Cattaneo e abbiamo due figli, Francesca e Simone. Sono laureato in Giurisprudenza e sono socio lavoratore del Caffè Roberto a Torino. Autore per Round Robin Editrice, ho svolto anche attività di consulenza per la Feltrinelli e sono stato collaboratore dell’edizione torinese del Corriere della Sera. Nel 1993 sono stato eletto per la prima volta in Consiglio comunale per i Verdi e per due mandati sono stato assessore delle Giunte di Sergio Chiamparino, con delega all’ambiente, periferie e casa. Nel 2013 ho ricevuto l’incarico di componente dello staff del Sindaco Ignazio Marino a Roma, candidato anch’egli nella lista Alleanza Verdi e Sinistra per il Parlamento Europeo.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
L’anno scorso, in media ogni famiglia piemontese ha preso in prestito dalle banche più di seimila euro per curarsi. Servono migliori stipendi per infermieri e medici e rivedere le convenzioni che regalano denari ai privati.
Lo ha detto chiaro il vescovo di Torino Roberto Repole: “Inaccettabile che aziende sane chiudano le fabbriche in nome di profitti esasperati”. La politica deve spingere Stellantis ad assumersi le sue responsabilità verso i lavoratori e la città. Revochiamo i contributi pubblici e chiediamo indietro i soldi erogati a chi chiude, licenzia o delocalizza la produzione. Ricostruiamo la rete di ispettori nei cantieri: non si deve morire per poter lavorare.
Le aziende che erogano elettricità e gas continuano ad aumentare prezzi e profitti sulla pelle dei cittadini: disarmiamole aiutando in tutti i modi a costituire ovunque comunità energetiche autogestite e basate su fonti energetiche rinnovabili.
Dall’aborto agli asili nido, dai bassi salari ai diritti delle persone LGBTQIA+ la destra a Roma e in Piemonte vuole riportare il Paese indietro di trent’anni. Non glielo permetteremo: noi vogliamo guardare con fiducia e speranza a un futuro che non lascia indietro nessuno.
In Piemonte i treni erano in maggior numero e più veloci nel 1930 che oggi tanto che la rotaia non regge la competizione con l’automobile e l’inquinamento ringrazia. Ad essere danneggiati sono soprattutto i pendolari che usano il treno per andare a lavorare. Tutte le nostre città devono essere raggiungibili in meno di un’ora (ritardi compresi) e con treni che partono ogni ora.
I partiti e i gruppi dirigenti mettono sempre più al primo posto l’interesse personale e non quello della comunità dei cittadini. Serve una legge che li costringa a rispettare le regole democratiche e a sbarrare la strada a ras e capibastone. Bisogna cambiare le regole delle Fondazioni bancarie per assicurare controllo democratico e trasparenza.
Si potranno esprimere due preferenze, per un uomo e per una donna